giovedì 30 giugno 2016

L’omaggio di Jorit Agoch al maestro Vinicio Capossela




Tredici giorni di lavoro sono serviti a Jorit Agoch per realizzare questo capolavoro, nel mezzo della campagna Irpina, in una zona chiamata Baronia, nel comune di Vallesaccarda, il volto del maestro Vinicio Capossela ha preso vita sulla parete di un edificio di 16 metri. 
Vinicio Capossela ha fatto conoscere l’Irpinia come terra di tradizioni scevre dal peso di un folklore svilito e privo di sostanza ma riempite del senso antico del ricordo e del riappropriarsi delle proprie radici. 
Il tema di Willoke 2016 è: “territorio, cultura, integrazione”, chi poteva meglio rappresentare questi tre concetti se non Vinicio Capossela, che con la sua arte li fonde e li amplifica. 




Lo street artist che ha realizzato l’opera, nonostante la sua giovane età, ha dimostrato in più occasioni di essere un grandissimo artista, in questa occasione si è superato, il suo indiscutibile talento è accompagnato da una precisione e cura dei dettagli quasi maniacale, la sua opera ci parla, ci guarda negli occhi, ci interroga. 
La scelta dell’artista, del luogo e del soggetto ritratto sono stati una miscela esplosiva. Il muro non ha bisogno di commenti, si deve solo contemplare. 
Willoke ringrazia Vinicio Capossela e come suo rappresentante in loco il Professore Alfonso Nannariello, per essersi fidati di noi, per aver saputo ascoltare la nostra proposta e nella loro estrema umiltà, che è propria dei grandi, dare a noi carta bianca per la realizzazione dell’opera. 
Willoke ringrazia Jorit Agoch perché da grande artista quale è non si è fermato mai, davanti a nulla e ha avuto la sua “visione” fin dall’inizio, gli auguriamo di crescere sempre conservando la sua riservatezza che è la sua essenza. 
Willoke ringrazia il Comune di Vallesaccarda, per averci ospitato e sostenuto, il sindaco Franco Archidiacono ed i suoi consiglieri, sono stati i primi a credere in noi e nel nostro progetto. 

Willoke adesso sconfina in Puglia! Fate attenzione abitanti della Daunia, stiamo arrivando a portare colore nella vostra splendida terra.

mercoledì 15 giugno 2016

Concluso il 2° intervento di Street Art Fest Diffuso

Il lavoro di Willoke e l’arte di HALO HALO generano un nuovo aspetto urbano




Si è concluso domenica 12 giugno la seconda tappa del Willoke itinerante, festival di street art “diffuso” che è approdato nella città di Ariano Irpino ospitando l’artista torinese HALOHALO
Come già  anticipato, quella di Ariano sarebbe stata una tappa interessante, ma molto particolare. Infatti l’artista si è trovato di fronte un edificio da una importante rilevanza  storica, situato  in prossimità di una delle Regie Fontane del XVII sec. , con un panorama naturale mozzafiato a fare da cornice e lo stesso edificio in condizioni fatiscenti. 
La scelta di Willoke nel selezionare Halo Halo non è stata casuale, infatti solo un lavoro di tipo informale, senza figure, sfumature,o sovrastruttrure poteva rendere al meglio su una superficie di per se articolata.

Halo Halo dal canto suo, accogliendo questo lavoro come una vera sfida tra se e il muro, è riuscito con pazienza certosina a comporre dal nulla,  un’opera unica, realizzando un puzzle di forme e cromie incastrate perfettamente con quei tasselli di muro ancora integri.
A parere dell’artista ognuno può intravedere e riconoscere attraverso i suoi “svarioni” (così come lui stesso definisce la moltitudine di segni senza forma all’interno del’opera) quello che vuole, a volte anche perdendo completamente l’orientamento, ma senza mai staccare l’occhio da quella piacevole immagine che  HALOHALO ha deciso di donarci.



Ancora un pò di colore nelle nostre città, ancora obiettivo perseguito e raggiunto dall’associazione Willoke che con la “casa stregata” in località Sant’Antonio ha realizzato si, un’opera d’arte, riqualificando però, ciò che è abbandonato o dimenticato.

Prossimo appuntamento venerdì 16 giugno con l’eccentrico artista Jorit Acogh nel comune di Vallesaccarda.

Willoke 2016 Street Art Festival “Diffuso”;

concluso il primo appuntamento





Si è concluso il primo intervento di questa edizione 2016 del Willoke Street Art Festival.
Il Comune di Vallesaccarda, vivace borgo della Baronia, ha condiviso da subito  Il progetto Willoke con il  Sindaco Franco Archidiacono in prima persona  e tutta la sua Amministrazione, ospitando per questa prima tappa del Festival gli artisti siciliani Rosk&Loste, alle prese con un muro importante, la cui parete interessata è quella del Centro Polifunzionale dedicato a Martin Luther King.  Proprio il suo volto è stato fatto rivivere su una delle facciate  del Centro, ricadente sulla piazzetta antistante il Municipio.

I due artisti entrambi originari di Caltanissetta, nonostante molto giovani, si attestano tra i nomi rilevanti della street art italiana, i loro lavori sono sparsi su tutta la Penisola, oltre che all’estero: Spagna, Germania, Messico, ecc.
Uniti da un legame indissolubile, quasi ventennale, Rosk&Loste fanno della loro  silente complementarietà la forza generatrice di un lavoro unico, leggero, ma allo stesso tempo dall’ impatto forte e determinato. Una sorta di completezza singolare  figlia di due personalità vere.
A Vallesaccarada il duo è stato messo a dura prova dalla complessità formale della superficie su cui intervenire, infatti il muro presenta una dimensione di 9 metri di altezza (di cui 4 sotto il livello stradale)  per una larghezza massima di 6 metri. Con grande  maestria però  il risultato finale è stato un lavoro di eccellenza artistica, perfezione tecnica e visiva.


Con il murale in onore di Martin Luther King si apre ufficialmente la stagione 2016 del  Festival che, prosegue come un tour con  prossima tappa  Ariano Irpino, L’intervento interesserà un edificio privato che un mecenate ha messo a disposizione per ospitare l’opera di HaloHalo, il quale ci regalerà un particolare e innovativo  modo di interpretare la street art.

domenica 3 gennaio 2016

Cancellazione del Murale di Avellino, un atto imperdonabile

08.09.2015
Venuta a conoscenza dell’episodio sgradevole che ormai da ore fa discutere il Web, la direzione artistica di Willoke Street Art Festival di Ariano Irpino ha espressamente deciso di schierarsi a favore dell’artista Carlos Atoche.
Dopo aver seguito nei giorni scorsi le polemiche riguardanti il murale nella città di Avellino, oggi l’epilogo… l’opera è stata cancellata da un secchio di pittura bianca. Un gesto imperdonabile, contro ogni logica umana ed etica professionale. Con questo gesto non è stata eliminata un’icona, ma il lavoro e  il sudore di un uomo, l’essenza più intima di un artista.
In una società retrograda e conservatrice, ancorata a principi inesistenti e falsi moralismi,   non è difficile capire  che l’arte sia ritenuta un hobby per gli scansafatiche  e mai una professione fatta di persone competenti.

Dopo aver avuto il piacere ma, soprattutto  l’onore di ospitare Carlos nel nostro festival appena concluso, abbiamo sentito il dovere di stare dalla sua parte, rispettando comunque  chi la pensa diversamente.
Ofelia di Carlos Atoche per Willoke Rebirth'15


L’artista, solo qualche giorno fa  ha realizzato proprio ad Ariano Irpino un lavoro avente come soggetto principale una donna. La donna di Ariano così come quella di Avellino è per Carlos il simbolo della vita, della speranza, del tempo che passa e in grado sempre di generare il nuovo. Una ricerca assai articolata la sua  ed un compito  ancor più arduo, fare da ponte tra i capisaldi della storia dell’arte  ed il contemporaneo. Un rimando al Simbolismo ottocentesco rigenerato in chiave urban.
Noi, come gli artisti siamo ormai consapevoli del rischio che si corre lavorando per strada,  donare un’opera d’arte pubblica oggi è un gesto d’animo veramente alto, la maggior parte delle volte ricambiate solo da un sorriso, un abbraccio, uno sguardo,  di chi come te ha deciso di condividere un panino, dell’acqua, il tempo, il lavoro, il sacrificio, le spese.  
Consapevoli anche dell’esistenza in circolazione di trogloditi senza identità, approfittiamo per  ribadire  che, un’opera di street art per etica non va mai cancellata (a meno che non sia lo stesso autore a volerlo).
Tante volte ci è stato chiesto di oscurare  dei lavori sia appartenenti al nostro progetto, sia realizzati da altri, ci siamo sempre battuti affinchè questo pensiero distorto lasciasse semplicemente il posto alla non condivisione. Un’opera d’arte può piacere o non piacere, può non essere condivisa ma, va sempre rispettata. Se qualcuno decidesse di bruciare la Gioconda solo perché il suo sguardo desta antipatia, verrebbe arrestato all’istante.


Con l’auspicio di non assistere più ad episodi simili, facciamo il nostro in bocca al lupo a Carlos Atoche e a tutti gli street artist che, attraverso il loro lavoro ci donano arte in maniera incondizionata.